L'EBRAISMO NELLA CULTURA OCCIDENTALE
La Bibbia non è un libro su Dio, ma un libro sull'uomo. Chi è l'uomo nella Bibbia? Un essere postonel travaglio, ma che ha i sogni di Dio: il sogno di un'umanità che sia veramente la Sua immagine,che rispetti la saggezza, la giustizia e la misericordia; il sogno di Dio di non essere mai solo , ma diavere un egnere umano a compagno nel dramma continuo della creazione; il sogno di un mondoredento, della riconciliazione tra cielo e terra. Qualunque cosa facciamo, qualunque atto compiamo,noi favoriamo od ostacoliamo la redenzione, riduciamo od accresciamo il potere delmale(H.HESCHEL)
L'Ebraismo non consiste in una serie di dogmi da osservare o in una serie di pratiche liturgiche daosservare. L'E. è un modo di vivere, di pensare la vita, è cioè una cultura attraversata dallaPresenza di Dio, che vuole giustizia, misericordia, che mai dimentica il suo popolo malgrado le sueinfedeltà.L'Ebraismo ha rappresentato una svolta unica nella storia del pensiero religioso dell'umanità. IL MONOTEISMO Con l'E. Il pensiero religioso dell'umanità afferma l'unicità e la trascendenza di Dio, che appare Creatore, Rivelatore ed Alleato dell'uomo. La fede percio' smette di essere superstizione idolatrica e diventa autenticamente fiducia in un Dio che vuole essere compagno dell'uomo nella storia, di un Dio che chiama l'uomo all'alleanza, all'amicizia con Lui. Nell'E. È il tempo, piu' che non lo spazio e la natura, a diventare manifestazione della presenza divina. Il cristianesimo e l'islamismo possono essere considerati i suoi figli. VALORI PROVENIENTI DALL'EBRAISMO L'occidente deve all'e. valori quali il senso della dignità del lavoro, la passione per la giustizia e la libertà, la sacralità della vita,il senso della storia, la vita intesa come cammino verso la santità. L'INFLUSSO DELL'E. SULLE SCIENZE E SULLE ARTI A causa dell'atteggiamento iconoclasta, gli ebrei si sono affermati soprattutto nell'ambito delle scienze(medicina, astronomia, cartografia, botanica). Basti pensare che Cristoforo Colombo e Vasco de Gama nelle loro imprese si sono serviti dei lavori dell'astronomo ebreo Abramo Zacuto. Dal punto di vista artistico, è da riscontrare l'influsso che le Scritture hanno avuto sull'arte occidentale Per non parlare poi di nomi quali Kafka, Freud ed Einstein, Maimonide(il Tommaso d'Aquino degli ebrei) L'EBREO ERRANTE Il fatto ce la Shoah abbia avuto origine in Europa, cioè in paesi di lunga civilizzazione cristiana, pone la questione della relazione tra la persecuzione nazista e gli atteggiamenti dei cristiani,lungo i secoli, nei confronti degli Ebrei.il bilancio di queste relazioni durante i due millenni è piuttosto negativo
Dinanzi a questo orribile genocidio, che i responsabili delle nazioni e le stesse
comunità ebraiche trovarono difficile da credere nel momento in cui veniva
perpetrato senza misericordia, nessuno può restare indifferente, meno di tutti la
Chiesa, in ragione dei suoi legami strettissimi di parentela spirituale con il popolo
ebraico e del ricordo che essa nutre delle ingiustizie del passato. La relazione della
Chiesa con il popolo ebraico è diversa da quella che condivide con ogni altra
religione.(2) Non è soltanto questione di ritornare al passato. Il futuro comune di
ebrei e cristiani esige che noi ricordiamo, perché « non c'è futuro senza memoria ».(3)
La storia stessa è memoria futuri n.b. Il rapporto tra ebrei e musulmani, invece, non fu così negativo ed increscioso, sia per motivi religiosi, economici e commerciali, sia per motivi politici. Dall'Editto di Teodosio(395) la vita dell'ebreo in Occidente non è stata facile. L'antiebraismo ha fatto sì che gli ebrei fossero accusati di deicidio anche da parte di vescovi, monaci e teologi. La loro umiliazione era così giustificata. Agli ebrei vennero vietate professioni quali l' insegnamento, cariche pubbliche e civili. Solo le attività commerciali vennero loro concesse. Nel medioevo, una frequente iconografia rappresentava l'ebreo nell'atto di portare sulle spalle l'Antico Testamento senza essere in grado di leggerlo e di comprenderlo. Dietro, un cristiano, capace invece di leggere adeguatamente le Scritture. L'ebreo appare così un servitore del cristiano, sia sul piano religioso, sia sul piano civile. In Inghilterra, in Olanda, in Francia, in Germania gli ebrei spesso erano considerati il caproespiatorio di un diffuso malcontento. Su di loro ricadeva l'accusa di essere responsabili dei mali deltempo.Spagna 1492: Reconquista . Gli ebrei che non si facevano battezzare(battesimo forzato) erano costretti ald abbandonare la Spagna previa la vendita dei loro beni. Liturgia del Venerdi' Santo: "preghiamo per i perfidi ebrei"(l'aggettivo perfido verrà tolto da Giovanni XXIII) Venezia 1516: primo ghetto ebraico Le cose migliorano con la Rivoluzione Francese: gli ebrei in Francia e poi in Italia con Napoleone vengono equiparati agli altri cittadini a cui vengono estesi i diritti civili. L'essere ebreo non pregiudica l'essere un buon francesce, un buon italiano ecc.già Mosè Mendelsshon in Germania aveva auspicato la separazione tra potere politico e potere religioso, tra sfera religiosa(sempre piu' relegata sul piano della coscienza, del privato) e sfera pubblica. Si afferma sempre di piu' l'ebraismo laico/liberale che si oppone a quello ortodosso ed al sionismo(costituzione di uno Stato di Israele mediante il ritorno a Gerusalemme). Spinte sioniste (e non solo!)porteranno nel 1948 alla costituzione dello Stato di Israele. Per l'e.laico, è auspicabile l'integrazione non solo civile ma anche culturale(spirito del tempo) dell'e. Con la cultura dei paesi in cui esso è diffuso. EBREI E CRISTIANI OGGI Con il Concilio Vaticano II(1962-1965) sono cambiati totalmente i rapporti tra Chiesa Cattolica e mondo ebraico. Dalla dichiarazione Nostra Aetate :
4. Scrutando il mistero della Chiesa, il sacro Concilio ricorda il vincolo con cui ilpopolo del Nuovo Testamento è spiritualmente legato con la stirpe di Abramo.
La Chiesa di Cristo infatti riconosce che gli inizi della sua fede e della sua elezione sitrovano già, secondo il mistero divino della salvezza, nei patriarchi, in Mosè e neiprofeti. Essa confessa che tutti i fedeli di Cristo, figli di Abramo secondo la fede, sono inclusi nella vocazione di questo patriarca e che la salvezza ecclesiale è misteriosamente prefigurata nell'esodo del popolo eletto dalla terra di schiavitù. Per questo non può dimenticare che ha ricevuto la rivelazione dell'Antico Testamento per mezzo di quel popolo con cui Dio, nella sua ineffabile misericordia, si è degnato di stringere l'Antica Alleanza, e che essa stessa si nutre dalla radice dell'ulivo buono su cui sono stati innestati i rami dell'ulivo selvatico che sono i gentili. La Chiesa crede, infatti, che Cristo, nostra pace, ha riconciliato gli Ebrei e i gentili per mezzo della sua croce e dei due ha fatto una sola cosa in se stesso. Inoltre la Chiesa ha sempre davanti agli occhi le parole dell'apostolo Paolo riguardo agli uomini della sua razza: « ai quali appartiene l'adozione a figli e la gloria e i patti di alleanza e la legge e il culto e le promesse, ai quali appartengono i Padri e dai quali è nato Cristo secondo la carne» (Rm 9,4-5), figlio di Maria vergine.
Essa ricorda anche che dal popolo ebraico sono nati gli apostoli, fondamenta e colonne della Chiesa, e così quei moltissimi primi discepoli che hanno annunciato al mondo il Vangelo di Cristo.
Come attesta la sacra Scrittura, Gerusalemme non ha conosciuto il tempo in cui èstata visitata; gli Ebrei in gran parte non hanno accettato il Vangelo, ed anzi nonpochi si sono opposti alla sua diffusione. Tuttavia secondo l'Apostolo, gli Ebrei, ingrazia dei padri, rimangono ancora carissimi a Dio, i cui doni e la cui vocazione sonosenza pentimento. Con i profeti e con lo stesso Apostolo, la Chiesa attende il giorno,che solo Dio conosce, in cui tutti i popoli acclameranno il Signore con una sola voce
e « lo serviranno sotto uno stesso giogo » (Sof 3,9). Essendo perciò tanto grande il patrimonio spirituale comune a cristiani e ad ebrei, questo sacro Concilio vuole promuovere e raccomandare tra loro la mutua conoscenza e stima, che si ottengono soprattutto con gli studi biblici e teologici e con un fraterno dialogo. E se autorità ebraiche con i propri seguaci si sono adoperate per la morte di Cristo, tuttavia quanto è stato commesso durante la sua passione, non può essere imputato né indistintamente a tutti gli Ebrei allora viventi, né agli Ebrei del nostro tempo.
E se è vero che la Chiesa è il nuovo popolo di Dio, gli Ebrei tuttavia non devono essere presentati come rigettati da Dio, né come maledetti, quasi che ciò scaturisse dalla sacra Scrittura. Curino pertanto tutti che nella catechesi e nella predicazione della parola di Dio non si insegni alcunché che non sia conforme alla verità del Vangelo e dello Spirito di Cristo. La Chiesa inoltre, che esecra tutte le persecuzioni contro qualsiasi uomo, memore del patrimonio che essa ha in comune con gli Ebrei, e spinta non da motivi politici, ma da religiosa carità evangelica, deplora gli odi, le persecuzioni e tutte le manifestazioni dell'antisemitismo dirette contro gli Ebrei in ogni tempo e da chiunque. In realtà il Cristo, come la Chiesa ha sempre sostenuto e sostiene, in virtù del suo immenso amore, si è volontariamente sottomesso alla sua passione e morte a causa dei peccati di tutti gli uomini e affinché tutti gli uomini conseguano la salvezza. Il dovere della Chiesa, nella sua predicazione, è dunque di annunciare la croce di Cristo come segno dell'amore universale di Dio e come fonte di ogni grazia. Fraternità universale
5. Non possiamo invocare Dio come Padre di tutti gli uomini, se ci rifiutiamo di comportarci da fratelli verso alcuni tra gli uomini che sono creati ad immagine di Dio. L'atteggiamento dell'uomo verso Dio Padre e quello dell'uomo verso gli altri uomini suoi fratelli sono talmente connessi che la Scrittura dice: « Chi non ama, non conosce Dio » (1 Gv 4,8). Viene dunque tolto il fondamento a ogni teoria o prassi che introduca tra uomo e uomo, tra popolo e popolo, discriminazioni in ciò che riguarda la dignità umana e i diritti che ne promanano. In conseguenza la Chiesa esecra, come contraria alla volontà di Cristo, qualsiasi discriminazione tra gli uomini e persecuzione perpetrata per motivi di razza e di colore, di condizione sociale o di religione. E quindi il sacro Concilio, seguendo le tracce dei santi apostoli Pietro e Paolo, ardentemente scongiura i cristiani che, « mantenendo tra le genti una condotta impeccabile » (1 Pt 2,12), se è possibile, per quanto da loro dipende, stiano in pace con tutti gli uomini, affinché siano realmente figli del Padre che è nei cieli . 13 aprile 1986: dopo 2000 anni, primo incontro tra un Papa(Giovanni Paolo II) e il rabbino capo di Roma, Elio Toaff “questo è il punto finale di una storia di dolori, e la prima pagina di una storianuova tutta da scrivere”(Rabbino Elio Toaff)1993: il Vaticano riconosce lo Stato di Israele EBRAISMO: LO SPECIFICO RELIGIOSO Il termine ebreo deriva da Eber, mitico discendente di Sem. Ebrei sono i discendenti di Abramo. I Giudei sono gli abitanti della regione della Giudea. Israeliti indicano gli ebrei discendenti di Giacobbe, detto Israele. Israeliani sono gli abitanti dello Stato di Israele. L'Ebraismo non consiste in una serie di dogmi da osservare o in una serie di pratiche liturgiche da compiere. L'E. è un modo di vivere, di pensare la vita, è cioè una cultura attraversata dalla Presenza di Dio, che vuole giustizia, misericordia, che mai dimentica il suo popolo malgrado le sue infedeltà.per la consapevolezza di tale Presenza che non abbandona mai l'uomo(Provvidenza), l'e.è dotato di un sano senso dell'umorismo, che gli ha reso sopportabili anche i momenti piu' tremendi e tragici della sua dolorosa storia. Come ovunque, ci sono ebrei osservanti ed ebrei laici. Il monoteismo Con l'E. Il pensiero religioso dell'umanità afferma l'unicità e la trascendenza di Dio, che si rivela Creatore ed Alleato dell'uomo. La religione percio' smette di essere superstizione idolatrica e diventa autenticamente fede(fiducia) in un Dio che vuole essere compagno dell'uomo nella storia, di un Dio che chiama l'uomo all'alleanza, all'amicizia con Lui. Nell'E. il tempo diventa il luogo della manifestazione della presenza divina. L'uomo continua la creazione al posto di Dio La Bibbia non è un libro su Dio, ma un libro sull'uomo. Chi è l'uomo nella Bibbia? Un essere posto nel travaglio, ma che ha gli stessi sogni di Dio: il sogno di un'umanità che sia veramente la Sua immagine, che rispetti la saggezza, la giustizia e la misericordia; il sogno di Dio di non essere mai solo , ma di avere un genere umano a compagno nel dramma continuo della creazione; il sogno di un mondo redento, il sogno della riconciliazione tra cielo e terra. Qualunque cosa facciamo, qualunque atto compiamo, noi favoriamo od ostacoliamo la redenzione, riduciamo od accresciamo il potere del male(H.HESCHEL) Il concetto di Alleanza e di Profezia L'alleanza è una proposta che parte da Dio, non dal suo popolo. Solo dicendo sì, il popolo diventa del Suo Dio. Solo riconoscendosi nel suo Creatore, il popolo esce dalla schiavitu' per fare l'esperienza della libertà(del figlio).Israele diventa il popolo scelto(eletto) tra le nazioni per dare testimonianza di questa amicizia di Dio con l'uomo, amicizia che con i profetiverrà poi estesa a tutte le genti della terra. Culto e feste della tradizione ebraica OSSERVANZA DEL SABATO FESTA DELLE LUCI O DELLA DEDICAZIONE: ricordo della vittoria di Giuda Maccabeo contro la Siria. Dura 8 giorni FESTA DI PURIM: simile al nostro carnevale. Ricorda lo scampato sterminio degli ebrei voluto dal re Assuero LA PASQUA: ricorda il passaggio dalla schiavitu' egiziana alla libertà FESTA DI PENTECOSTE o FESTA DELLE SETTE SETTIMANE: ricorda il dono della Legge(si celebra il raccolto) IL CAPODANNO: ricorda la Creazione del mondo. Adesso siamo nel 5774 per un ebreo FESTA DELLE CAPANNE: ricorda la permanenza nel deserto FESTA DELLO YOM KIPPUR(Giornata di Purificazione, di Espiazione) BAR MITZVA CIRCONCISIONE
Jobir Ahmedovning turli yillardagi savollari “ZAKOVAT” INTELLEKTUAL KLUBI >> >> >> Jobir Ahmedovning turli yillardagi savollari. 2002 yil. 1-savol: Kongoda aholi uning 500 tasidan, Indoneziyada 250 tasidan, Sudanda esa 117 tasidan foydalanishadi. U nima? Javob: Til. 2-savol: Siverra narretis non opustis testibus. Qadimgi lotin aforizmiga ko‘r
Vårdprogram för traumarelaterade psykiska störningar Kerstin Bergh Johannesson och Tom Lundin Verksamhetsområde allmänpsykiatri Kunskapscentrum för katastrofpsykiatri Innehållsförteckning Inledning Inledning Människor som utsatts för svåra trauman kan visa många olika reaktioner. För de flesta avklingar dessa reaktioner spontant utan långsiktiga