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Pedemontana, famiglie al Tar
la tribuna di Treviso — 20 marzo 2010 pagina 39 sezione: PROVINCIA
VOLPAGO. Tanto tuonò che piovve. Per quanti erano convinti che i comitati anti-Pedemontana si
sarebbero rassegnati al loro destino dopo la conferenza dei servizi e l’imminente via libera al
tracciato arrivano le prime sorprese. Due ricorsi al Tar sono stati presentati giovedì dal ’avvocato
Alessandro Pesavento contro l’approvazione del progetto definitivo di realizzazione del a
superstrada a pedaggio. Dal e promesse ai fatti, quindi, nel giro di due settimane: i comitati
schierati in ogni versante del a Pedemontana non rimangono con le mani in mano. Prime a
scendere in campo contro il commissario delegato «per l’emergenza determinatasi nel settore del
traffico e del a mobilità» Silvano Vernizzi e contro la presidenza del Consiglio dei ministri sono
state le famiglie Bertozzo, Marzari, Peruzzi e Vantin: un totale di otto ricorrenti che vogliono
cominciare subito a mettere al e strette gli ingegneri. Il contendere è sempre lo stesso: il tracciato
che col egherà Spresiano e Vil orba a Brendole, nel Vicentino, ma per i comitati la superstrada
rischia di diventare un’arteria di passaggio e di non servire al territorio. Il legale del e famiglie
Bertozzo e Vantin ha depositato il ricorso al tribunale amministrativo regionale, sostenendo diversi
profili di il egittimità al provvedimento che ha dato l’ok al a Pedemontana. Il Tar si prepari: pare che
questi siano soltanto i primi due ricorsi contro la superstrada, e che molte altre famiglie, supportate
dai comitati, stiano preparando i documenti per mettere i bastoni tra le ruote al progetto di Veneto
Strade. Anche «Viabilità Sostenibile», comitato di Trevignano, studia un ricorso al a Corte Europea
contro la Pedemontana e uno al Tar dopo che sarà approvato il progetto definitivo, oltre al a diffida
al a Regione a ripubblicare il decreto che ha dato il via agli espropri. E’ un’opera calata dal ’alto -
sostengono i coordinatori dei comitati trevigiani - questo non è federalismo, ma centralismo
romano, anche i sindaci sono stati esautorati». «La truffa è stata consumata - aggiungono i
vicentini - è il più grosso danno a questo territorio che si potesse concepire». Ieri sera i comitati
del e due province si sono riuniti a Nove per analizzare le osservazioni presentate dai sindaci in
conferenza dei servizi. Punti essenziali per iniziare un nuovo pressing per cercare nuove migliorie
a un tracciato che, per i comitati stessi, rischia di essere distruttivo. Anche gli amanti del ’arte sono
in agitazione: vil a Agostini Tiretta, storico palazzo pre-pal adiano di Giavera del Montel o, potrebbe
ritrovarsi il tracciato nei vincoli. «Vernizzi sostiene che il vincolo è stato posto solo nel 2006, dopo
l’approvazione del Cipe del progetto per la Pedemontana - contesta il comitato - ma quest’aspetto
costituisce materia di competenza dei giudici amministrativi». - Massimo Guerretta
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